Dal 1965
La P.A. CROCE VERDE è stata fondata nel Circolo Finalese nel 1922. Successivamente venivano svolte le adunanze di Consiglio e Assemblee Soci presso il Teatro Aicardi, assegnato dal Comune al Sodalizio e con possibilità di essere utilizzato anche da altri Enti. A tal uopo si era ravvisata la necessità di avere una propria sede per poter espletare tutte quelle attività connesse al Volontariato; pertanto nel 1946, come si può evincere dal verbale sottostante, si era giunti all'obiettivo prefissato.
Dato l'aumento dei servizi e la partecipazione dei Militi, il Consiglio Direttivo decide di costruire la nuova sede sopra l'ambulatorio Comunale medico. I lavori vanno avanti con sacrifici immensi per concludersi nel 1965. Da allora, come si può evincere dal verbale in calce, la sede viene trasferita e successivamente ampliata con l'aggiunta di tre saloni in comodato gratuito dal Comune e la ristrutturazione dell' alloggio dei custodi.Si coglie l'occasione per un memore ricordo al custode Sig. Bolla Nicolò e la di lui consorte Sig.ra Rosa per il loro sacrificio a favore della popolazione.
Nella nuova sede sono stati ampliati pure gli ambulatori medici nei quali prestano opera continuativa quotidiana medici generici e specialistici nonché personale paramedico per la terapia iniettiva
OGGI
La P.A. Croce Verde di Finalborgo ha la propria sede che si affaccia su Piazza Milite Ignoto ed è ospitata nei locali di proprietà comunale dell’ex ospedale San Biagio.
Come si vede dalla cartina, la sede si trova in una situazione urbanistica relativamente semplice per individuazione e approccio all’ambito di un intervento di soccorso, dove tratti di viabilità di collegamento urbano ed extra-urbano vengono ad incontrarsi, incrociarsi e ad interagire tra loro.
Da un lato, infatti , la strada di collegamento principale con il Comune di Orco Feglino in cui è ubicata un’entrata dell’autostrada e dall’altro la località Aquila , la frazione di Finalborgo e la strada di scorrimento lungo il fiume Pora con doppia biforcazione per Finalmarina e per il raccordo autostradale.
Sulla piazza antistante una grande tettoia serve a dar riparo a quattro ambulanze. Essa è collegata sia all’impianto idraulico che elettrico.
E’ prevista un’ulteriore area di parcheggio per altri due veicoli e per le auto dei volontari, collocata in un piazzale adiacente. Area tuttavia destinata ad essere modificata prossimamente.Quanto all’immobile vero e proprio è articolato su un piano terra e due piani sovrastanti.
Situato al piano terra è un ripostiglio-magazzino vestiario con gli armadietti dei volontari, un servizio igienico completo ed un garage destinato ad officina automezzi.
Il primo piano a cui si accede con una significativa rampa iniziale della scala avente la presenza di ballatoio di affaccio (barriera architettonica), è costituito dall’ambulatorio dei medici di base, il dormitorio, la direzione servizi, il salone riunioni, il salone militi con relativa cucina rifatta da poco.
In quest’ ultimo salone, luogo di ritrovo dei militi di turno, trattasi di zona destinata a tempi di sosta più lunghi, legati alla permanenza del personale in attività, è posta la centrale operativa con il centralino per le chiamate e le chiavi dei mezzi e caratterizzato dalla sua rilevante altezza.
Viene invece utilizzato di giorno a garantire assistenza a chi richiedesse informazioni per l’accesso alle varie funzioni costituenti l’ambulatorio medico.
Al secondo piano il bagno, la direzione dell’ufficio amministrativo – contabile ed un sottotetto in cui è posto un locale lavanderia .
Sullo stesso livello l’ampio alloggio della famiglia del custode.