Tratto dal libro: Memorie ed immagini sulle vie di Finalborgo
Un pretesto per descrivere il nostro burgum e la sua Pubblica Assistenza
INTRODUZIONE
Un'associazione di volontariato come la P.A. Croce Verde di Finalborgo che dai suoi abitanti ha tratto origine, energie, stimolo ad operare, impeto di solidarietà, disposizione di progresso, desiderio di sviluppo non può evitare di tendere, oltre che al raggiungimento dei compiti istituzionali propri dell'associazione, anche alla promozione della valorizzazione del patrimonio culturale, sociale, urbanistico del territorio che l'associazione stessa ospita e vivifica.
Un impegno in questa direzione è proposto da questo piccolo studio sulle connotazioni della Croce Verde e sul luogo che la accoglie, del quale mette in particolare rilievo la toponomastica delle vie che ogni giorno frequentiamo nelle nostre abituali attività.
Lo studio vuole anche essere un buon pretesto per non far cadere « nell'oblio della vita frenetica di tutti i giorni quel filo di cooperazione sempre esistito tra la cittadinanza di Finalborgo e la sua Croce Verde.
Infatti ancora oggi, nonostante gli anni trascorsi e le vicissitudini di questi settantasette anni di vita sociale, si può ancora sentire vivo quello spirito di silente solidarietà morale e materiale verso i bisognosi che ha accompagnato i vecchi Soci e che ancora oggi ispira gli attuali Soci di questo sodalizio.
I criteri d'esposizione del lavoro sono i seguenti:
- Una prima parte dedicata ad una breve storia della nostra Associazione, dalla nascita ai giorni nostri, per ricordare il lungo cammino della Croce Verde da quel lontano giorno di fondazione 23 gennaio 1922;
- Una seconda parte dedicata ai dati dei mezzi che la Croce Verde ha potuto dotarsi.
- Una terza parte dedicata ad una breve storia del nostro Borgo che nel periodo basso medioevale ha avuto un peso politico ed economico di prim'ordine sia in ambito italiano, sia in quello del Sacro Romano Impero.
- Una quarta parte dedicata alla toponomastica delle vie che fanno parte integrante del tessuto urbano in cui è incardinata la Croce Verde.
- Una quinta parte dedicata alla bibliografia, per facilitare eventuali consultazioni più approfondite sui testi presi in esame per la parte storica del testo.
Naturalmente tutte le notizie a carattere geografico, biografico e storico non hanno la pretesa di essere esaustive, ma devono essere intese come uno stimolo ad un ulteriore approfondimento personale dei temi qui brevemente toccati.
In ultimo ricordiamo che nella sezione della toponomastica sono state inserite delle fotografie, a cura del curatore dello studio, per meglio riconoscere visivamente le piazze, le vie ed i vicoli facenti parte del tessuto urbano di Finalborgo.
Alle generazioni presenti e future ci permettiamo di indicare che soltanto con l'attento ed amorevole rispetto delle realtà umane in cui viviamo, ma soprattutto con la piena disponibilità a portare aiuto materiale e spirituale al bisognoso che soffre ed invoca il nostro aiuto, si possono raggiungere risultati di vera civiltà e di armoniosa convivenza umana.
Il curatore dello studio G. Berta
Un ringraziamento sentito a quanti hanno contribuito alla preparazione della toponomastica: l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia nella persona del Presidente Colombo Giovanni, per le notizie biografiche riguardanti Luigi Fontana, la signora Rosanna Bonora, per le notizie biografiche riguardanti i suoi antenati, la professoressa Livia Borello, il socio Angelo Mantero, per le notizie biografiche riguardanti Giovanni Nicotera, il socio Pierangelo Bolla, per aver digitalizzato parte della sezione circa la storia della Croce Verde, il socio Roberto Firpo, per aver messo a disposizione il testo "Il mito di Govi" ed il simpatizzante Alessandro Chiericato per aver composto la sezione circa la storia della Croce Verde. Al socio Carlo Pugliese vanno i ringraziamenti per la raccolta delle informazioni riguardanti l'attrezzatura delle ambulanze.
DIRITTI
Tutti i diritti sono riservati a norma di legge.
Nessuna parte di questo studio può essere riprodotta, divulgata o trasmessa in ogni forma possibile, senza l'autorizzazione scritta del curatore dello studio.
Dalle origini alla fusione con la Croce Rossa Italiana
Il dopoguerra, la rinascita della Croce Verde
Dal 1948 al 1950: Le difficoltà, la prima ambulanza
Il 30° Anniversario di fondazione, l’entrata nell’ ANPAS
Gli anni 60. Una nuova Ambulanza ed una nuova sede sociale
1967 Inizia l’era di Bianco Pietro
IL 50° Anniversario di Fondazione e molte novità
Gli anni ’80. L’esperienza in Irpinia e la convenzione con l’USL
Le nuove ambulanze ed i nuovi impegni