La P.A. Croce Verde di Finalborgo, da anni aderisce in collaborazione con l’ANSPS e con ANPAS Toscana al Programma di soggiorno estivo che nei mesi di luglio e agosto che porta in Italia bambini e bambine saharawi che vivono nei campi profughi nel deserto algerino, nei pressi di Tindouf.
Dal 16 al 26 agosto, la P.A. Croce Verde di Finalborgo ha ospitato un gruppo di 10 bimbi dai 6 ai 10 anni, con due accompagnatori
Sedici grandi occhi neri che ci hanno dato la gioia.
Sedici piccole braccine che ci hanno stretto forte e dato affetto.
Sedici gambine colorate che hanno fatto sembrare un campo da calcio ancoraBachir, Karima, Mohamed, Machoura, Omar, Zena, Said, più verde.
Otto piccoli ambasciatori di pace che, con la loro presenza, hanno il diritto ed il dovere di portare alla luce del mondo la situazione del loro Paese: il Saharawi.
Otto piccoli bimbi di otto anni da amare come tutti gli altri bambini del mondo.
Una parentesi nella loro vita che, purtroppo, così come per troppi altri bambini in tante altre parti del mondo, stride con una triste realtà che deve far pensare e riflettere sulla direzione in cui stiamo andando.
Una direzione alla quale tutti noi dovremmo opporci in maniera ostinata e contraria, così come faceva un Ligure illustre dal quale prendo a prestito le parole per esprimere una serie
di emozioni e sentimenti, scaturiti dall’incontro con i piccoli saharawi, che non saprei come manifestare diversamente.
“Ma adesso che viene la sera ed il buio mi toglie il dolore dagli occhi e scivola il sole al di là delle dune, a violentare altre notti: io nel vedere quest’uomo che muore, madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l’amore”
Ciao grandi bimbi e grazie Faber!
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